Giorni felici

Giorni felici

Giorni Felici

Di Massimo Brioschi
Regia: Massimo Brioschi e Luigi Di Carluccio

Con: Monica Lombardi, Elisabetta Puppo, Giuseppe Ruggiero, Antonio Coccimiglio.

Quanto si decide della propria vita e quanto la si subisce? C’è un destino che ci aspetta?
Nessuno dei tre personaggi di ‘Giorni felici’ si pone apertamente questi dubbi. Forse proprio per questo sono felici, anche se non lo sanno.
Il mistero della comunicazione e dell’esistenza sociale nel racconto, comico e spensierato, di tre personaggi uniti da legami che non sanno gestire, da istinti che faticano a riconoscere e da fatti a cui non sanno opporsi.

scheda giorni felici

Note tecniche
Durata dello spettacolo 1 ora.
Tempi di allestimento scenografico 10 minuti.
Oggetti scenografici a cura della compagnia: tre sgabelli
Dimensioni del palco Min 3 x 3 mt.
Lo spettacolo è comunque adattabile ad ambienti esterni e anche a luoghi teatrali non convenzionali.

Repliche
Il monologo è stato presentato all’interno della manifestazione Monologhiamo, due giornate dedicate a monologhi teatrali di quindici minuti, che si sono svolte a Novate Milanese il 14 maggio 2005 e a Melegnano il 29 maggio 2005.
Successivamente nella forma completa è stato rappresentato in anteprima il 18 maggio 2007 al Teatro Macallé di Castelceriolo, e replicato all’interno della rassegna Settembre 2007 il 5 ottobre 2007.

Altre repliche:
26 gennaio 2008, Teatro Comunale di Fresonara
29 marzo 2009, Circolo Di Noi Tre, Alessandria nell’ambito delle manifestazioni della seconda festa di BlogAL
8 settembre 2018, Bar caffé Modena, Via Modena 54, Alessandria nell’ambito della manifestazione Aperto per Cultura 2018
18 novembre 2018, Chiostro di Santa Maria di Castello, Alessandria
10 luglio 2020, Chiostro di Santa Maria di Castello, Alessandria, nell’ambito della rassegna “Quattro spettacoli li facciamo!”

Per ulteriori informazioni rivolgersi a:
Luigi Di Carluccio – cell. 3351340361 mail: info@illegali.it
Massimo Brioschi – cell. 3389831195 mail: info@illegali.it

Recensione dello spettacolo di Nicoletta Cavanna Radio Gold
Link https://radiogold.it/cronaca/235957-crepa-felicita-recensione-giorni-felici-de-gli-illegali/
E’ bello il chiostro di santa Maria di Castello di sera, quando si intravede il campanile romanico illuminato attraverso i rami, la città rimane all’esterno e si entra in una dimensione dove tutto è bello e curato. In questo angolo fuori dal tempo, che un po’ di pioggia (persino ristoratrice) non ha turbato, è andato in scena, venerdì 10 luglio, il terzo appuntamento della rassegna “Quattro spettacoli li facciamo!” organizzata dalla compagnia Gli Illegali e associazione BlogAl, nell’ambito del progetto Borgo del Teatro, sostenuto dalla fondazione SociAL. “Giorni felici” il titolo dello spettacolo, firmato da Massimo Brioschi e da lui diretto con Luigi Di Carluccio e Roberta Ponticello.
La felicità (ma in senso ben più caustico che idilliaco) è stata oggetto anche delle letture di brevi racconti, sempre di Brioschi, che hanno preceduto lo spettacolo. “Le giaculatorie”, si è autobattezzato il gruppo dei lettori, proprio come le orazioni in nome dei santi, ma anche come le imprecazioni nei momenti di rabbia, ha spiegato Di Carluccio. E così, nell’improbabile felicità di vivere in una città dove il traffico automobilistico non ha freni e gli eventi culturali latitano, lo stato d’animo si è adeguato al paradosso, giusto per l’inizio di “Giorni felici”.
Tre protagonisti, ugualmente concentrati su se stessi e a loro modo felici, ma inconclusi e inconcludenti, parlano di sé, sempre separati in loro singoli mondi; si incrociano e non si incontrano mai. Non si presentano con dei nomi, sono “tipi” sociali che riflettono l’incomunicabilità a vari livelli, in forme solo apparentemente diverse e sempre paradossali. E’ paradossale il rapporto di coppia descritto da Monica Lombardi, con un fidanzato che non si accorge di essere lasciato e ripreso. Si ride al suo racconto disarmato della presupponenza di un’amica arrogante e vanagloriosa, ma tutto poi si concentra nell’ammissione di non saper ascoltare e di ricondurre ogni discorso a sé. E’ lo stesso egocentrismo della protagonista superficiale, emotiva e un po’ fricchettona interpretata da Elisabetta Puppo. La sua felicità ostentata e immotivata contrasta con i fatti e con i sentimenti altrui, le sue azioni rispondono a tattiche infantili e sortiscono incomprensioni. I monologhi spiccano per considerazioni che mancano di attenzione verso tutto e tutti. L’attenzione manca completamente al personaggio maschile di Antonio Coccimiglio. E’ brutale e macchiettistico il suo meccanico appassionato di calcio e annoiato dalle pretese culturali della fidanzata, ma è anche il più schietto, quando dichiara che “bisogna essere distratti” per sopportare il rapporto di coppia. Così la Gazzetta dello sport diventa un anestetico, necessario a tollerare un dialogo fastidioso e da evitare il più possibile.
“I miei giorni felici li ho passati con te” cantava una vecchia canzone, ma la felicità può essere una costruzione mentale molto lontana dalla realtà, sino a che una crepa non la mette in dubbio. E’ da questa crepa che si intravede la verità sotto gli stereotipi ed è un vuoto inquietante.
Veramente tanti spettatori al chiostro, ben distanziati e in sicurezza, grazie ad un’organizzazione rispettosa delle regole e di un luogo felice (questo sì, senza ironia), messo a disposizione dal Chiostro Hostel and Hotel.